Dall’ecologia acustica ad una nuova possibile ‘sonic ecology’: per un ascolto critico degli ecosistemi complessi

Questo articolo propone una riflessione critica sul tema dell’ecologia acustica, attraverso la messa in questione di una serie di categorie che hanno tradizionalmente orientato la lettura del concetto di paesaggio sonoro all’interno del campo dei sound studies negli ultimi decenni.

Accostarsi al soundscape in una prospettiva critica implica una rottura con le categorie statiche che ne hanno determinato la lettura in gran parte dei sound studies. Guardare ad alcuni dei limiti teorici che vengono in evidenza all’interno dei discorsi tradizionali dei sound studies, aiuta a riconsiderare il soundscape contemporaneo come uno spazio critico all’interno del quale è possibile mettere in discussione categorizzazioni e relazioni tra soggetto ed oggetto, umano e non-umano, visibile ed invisibile, materiale ed effimero.

Al centro dell’analisi di questo scritto sono il concetto di ‘sonic’ ecology e la sua riconfigurazione, attraverso la riflessione sull’agentività invisible del suono come forza che rivela i possibili assemblaggi che generano i luoghi, aprendo la strada a nuovi terreni in cui ridefinire la negoziazione umana ed postumana. In questo senso, il suono suggerisce modalità altre per ripensare alle relazioni tra potere, politica e spazio in una prospettiva critica ecologica.

Fano: ARAS Edizioni, 111-124
volume a cura di Alessandra Calanchi e Massimiliano Morini
Italiano, ISBN 9788899913588