Rural.scapes laboratories: Brazil and Italy

MIS – Museu da Imagem e do Som
San Paolo del Brasile
28 marzo 2014

marzo 2014

Nell’ambito del programma di residenza previsto per il 2014, rural.scapes ha il piacere di invitare il curatore e ricercatore italiano Leandro Pisano per condividere le sue esperienze in una conversazione aperta presso l’auditorium del MIS – Museum da Imagem e do Som di San Paolo del Brasile.

rural.scapes – laboratory in residence è un programma di residenze focalizzato sulla ricerca, sull’articolazione, sulla riflessione e le pratiche artistiche transdisciplinari, sulla produzione critica e sulla rivalutazione dell’ambiente rurale attraverso la rivisitazione delle nozioni di identità individuale e collettiva in termini territoriali. Queste azioni stimolano lo sviluppo di progetti che promuovono nuove reti produttive e micro-economie alternative, rendendo le regioni rurali autosostenute ed aprendo nuovi spazi di dialogo tra la città e le campagne.

In questa conversazione aperta, con la partecipazione dei curatori di rural.scapes Rachel Rosalen e Rafael Marchetti, Leandro Pisano si sofferma su una serie di temi che riguardano l’esplorazione del territorio rurale attraverso il suono e le arti tecnologiche, sviluppati nella prospettiva diacronica di una ricerca cominciata nel 2003. Le aree rurali, che spesso soffrono di svantaggi competitivi in termini di infrastrutture, servizi, conoscenze ed opportunità, sono caratterizzate da elementi fortemente connotativi come la sostenibilità culturale ed ambientale e l’identità culturale.

In un tempo di crisi, è possibile scorgere l’emergere di nuovi valori culturali, sperando che questo processo porti a nuovi valori di tipo economico, come ha fatto notare la curatrice giapponese Yukiko Shikata: “se gli artisti possono essere i possibili elementi scatenanti dell’interazione tra la futura cultura e la società”, indagare il mondo rurale attraverso le multiformi prospettive offerte dall’arte può aprire nuovi ed inattesi scenari futuri, in cui è possibile ri-disegnare luoghi considerati come residuali nei processi di modernità attraverso l’arte, il suono, le pratiche estetiche legate ai nuovi media.

I paesaggi e le tradizioni dei territori rurali possono così essere riletti come segnali di un modo differente di fare esperienza di quegli stessi luoghi marginalizzati nell’ambito dei processi di sviluppo delle società a modello capitalista, ma che invece posseggono un proprio ingente patrimonio sostenibile sia dal punto di vista culturale che ambientale.

Dal festival Interferenze a Click’n’Food, da Suoni dal Confine a Barsento Mediascape, il relatore analizza come l’esplorazione dei contesti rurali attraverso le arti legate al suono e ai nuovi media implichi non uno sguardo su un fotogramma fermo di realtà, ma piuttosto invece un’interazione con un universo dinamico che può allargare la nostra visione dei “luoghi fuori-luogo”.

Soffermarsi su queste aree marginali può guidarci verso significati differenti nella nostra esperienza dei territori locali, estrapolando dalle pieghe e dalle derive dei confini modalità altre e sostenibili per accostarsi ai paesaggi rurali (e riappropriarsene) nell’epoca post-digitale.

link alla pagina web di rural.scapes