Comunità “sperimentale”: lo spazio aumentato dell’arte nelle esperienze di Latronico e di Interferenze

Questo testo analizza una serie di pratiche sviluppate nel corso degli ultimi dieci anni nel borgo di Latronico, in Basilicata, nell’ambito del progetto di arte pubblica “A Cielo Aperto”, finalizzato alla costituzione di un museo di arte contemporanea, che si pone in dialogo con l’ambiente naturale e il contesto urbano.

In questa esperienza, “il territorio diventa un laboratorio culturale dove diventa possibile immaginare e praticare un’economia politica diversa. La novità entra per far parte del territorio non come una forza esterna ma tramite un nuovo assemblaggio di elementi, pratiche e possibilità che sono già in circolazione.” (I. Chambers)

Attraverso questa ricombinazione, si aprono spazi di interazione tra comunità e gli artisti coinvolti, fondati su interessi condivisi anche in maniera temporanea, o semplicemente costruiti sull’incontro che avviene per caso, determinato dall’abitare transitoriamente lo stesso luogo e lo stesso tempo. È un incontro che produce l’inatteso, che rivela l’arte nelle sue possibilità di oltrepassare i vincoli imposti da confini e sintassi disciplinari, che ridisegna il territorio rurale come uno spazio critico in cui interrogare gli ambiti semantici di termini come “comunità” o “identità” e individuare nuove modalità di traduzione anche rispetto alle tradizioni.

In Irpinia come nel Sannio, a Latronico come OGNI DOVE, fare esperienza del territorio attraverso questi processi di incontro in transizione innescati dalle pratiche dell’arte, significa riuscire a re-immaginarlo nella complessità delle sue voci, dei suoi paesaggi, delle sue vite, adoperando punti di vista e di ascolto “altri”, attraverso i quali relazionarsi con le storie e le culture che lo attraversano.” (p. 50)

Milano: Meltemi, 46-51
volume a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella
Italiano, ISBN 9788874901685