Terrae Incognitae: Crossing the Borders of Sonic Ecology

Universidade dos Açores / Invisible Places 2017
San Miguel, Ponta Delgada
8 aprile 2017

April 2017

Questa presentazione, tenutasi nel corso della conferenza Invisible Places 2017, affronta il tema di una possibile rilettura critica del concetto di paesaggio sonoro, in una cornice concettuale in cui il suono è considerato elemento agentivo invisibile, nei termini di una forza che rivela i possibili assemblaggi che costruiscono un luogno, offrendo modalità di ripensare le relazioni tra potere, politica e spazio in una prospettiva ecologica.

Accostarsi al paesaggio sonoro da un punto di vista critico permette di sfidare le categorie statiche che hanno dominato la maggior parte degli studi precedenti nell’ambito dei sound studies, ma anche di aprire il campo ad una visione problematica in cui la dimensione relazionale ed affettiva del suono può emergere, offrendo la possibilità di decostruire i cliché della musicalità del paesaggio sonoro prevalenti nelle derive acustico-ecologiche della tradizione schaeferiana.

Una serie di casi di studio supportano questa idea. In particolare, si fa riferimento ad una serie di progetti sviluppati nel 2015 nel corso della residenza di sound art Liminaria, nel Sud Italia. L’analisi di questi casi propone un approccio critico rispetto a questi concetti ed una prospettiva in cui l’attraversamento dei confini attuali che regolano la pratica del field recording, in una cornice ecologico-acustica, rappresenta il preludio ad una nuova esperienza dei luoghi e dei territori.